Sei podcast dedicati alla letteratura botanica a cura dello scrittore Ludovico Del Vecchio

Nel ciclo di podcast La compagnia dei libri e delle piante parleremo di romanzi contemporanei e di classici senza tempo dove gli alberi e la natura sono (quasi) assoluti protagonisti. Lo faremo in compagnia dello scrittore Ludovico Del Vecchio, iniziatore di quello che è stato definito un nuovo genere letterario, il green thriller, un mix di fiction, querce secolari e guerrilla gardening.

“Io sono un medico veterinario – dice – penso che l’amore per gli animali non possa essere disgiunto da un vivo interesse per tutto quello che è naturale. Per arrivare ad appassionarsi anche al mondo botanico, oltre a quello costituito da cani e gatti, bisogna superare la cecità verso le piante, per tutto ciò che non è simile all’uomo, dotato quindi di occhi, zampe e rapidi movimenti…Senza gli alberi, che ci hanno preceduto sulla Terra milioni di anni fa, noi non esisteremmo neppure”.

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1. Letteratura botanica, dai green thriller ai classici senza tempo

Ludovico Del Vecchio ci parla dei romanzi La compagnia delle piante, La cura degli alberi, Il movimento delle foglie. E poi del saggio La terra salvata dagli alberi, scritto a quattro mani con Francesco Ferrini. E ci racconta anche di chi gli alberi li cura ogni giorno, i tree climber, ovvero gli arboricoltori, e del guerrilla gardening, che cos’è e come si pratica.

In questo podcast trovi letture da:
L. Del Vecchio. La compagnia delle piante, 2017, Elliot Edizioni, pp. 189 | L. Del Vecchio. La cura degli alberi, 2018, Elliot Edizioni, pp. 189
L. Del Vecchio. Il movimento delle foglie, 2019, Elliot Edizioni, pp. 237 | F. Ferrini, L. Del Vecchio. La terra salvata dagli alberi, 2020, Elliot Edizioni, pp. 183

2. L’uomo che piantava gli alberi, di Jean Giono

Un classico della letteratura mondiale, un libro di culto per tutti quelli che amano la natura e non si arrendono all’idea che il pianeta possa andare incontro a un irrefrenabile degrado. Scritti come quello di Giono ci mostrano la potenza delle azioni dei singoli, quelle iniziative buone che dobbiamo praticare ogni giorno, i cambiamenti che metteranno in moto una rivoluzione ecologica.

In questo podcast trovi letture da:
J. Giono. L’uomo che piantava gli alberi, 1996. Salani Editore. Traduzione Luigi Spagnol. pp. 41

3. Il barone rampante, di Italo Calvino

La storia di una ribellione familiare, di una fuga non del tutto convinta dalle vite degli uomini, tra le fronde degli alberi.
Un romanzo tradotto in tutto il mondo, forse il libro più autobiografico del grande Italo Calvino, figlio di due scienziati dediti all’arte botanica, divulgatori in vari paesi della Terra della pratica di una buona agricoltura.
Calvino non divenne mai un accademico del mondo vegetale come la madre e il padre, ma da ogni pagina del “Barone rampante” traspare, oltre al deciso rifiuto di seguire una strada già decisa da altri per lui, l’amore per il mondo delle piante e degli alberi, assorbito come per osmosi dagli insegnamenti del professor Mario e della professoressa Eva Mameli Calvino…

In questo podcast trovi letture da:
I. Calvino. Il barone rampante, 1987, Garzanti Editore. pp. 287

4. Il re degli alberi, di Acheng

Dalla trilogia cosiddetta dei Re: Il re degli scacchi (1984), Il re degli alberi (1985), Il re dei bambini (1985) – Traduzioni: Maria Rita Masci

La storia degli studenti di città mandati dal partito cinese a rieducarsi nelle campagne, lavorando la terra a contatto con i contadini. I protagonisti di questa vicenda dovranno disboscare le montagne, abbattere alberi vecchi di centinaia d’anni.
E sulla cima di una di queste vette incontreranno il gigante verde, il re degli alberi, alto cento metri, con le chiome che si estendono per oltre un acro. Gli ordini sono chiari, lo devono abbattere, è solo un inutile retaggio del passato, come i “quattro vecchiumi” che la rivoluzione culturale ha messo al bando

In questo podcast trovi letture da:
Z. Acheng. Il re degli alberi, 1993, Bompiani Editore (su licenza Edizioni Theoria). Trad. Maria Rita Masci  – pp. 78

Il segreto del bosco vecchio, di Dino Buzzati

Il secondo romanzo del grande Dino Buzzati, del 1935, una splendida favola botanica. Un bosco antico in pericolo, un uomo cattivo, un ragazzo senza famiglia che cerca la sua strada.
Facile trovarvi tante note autobiografiche visto che il poliedrico artista (pittore, autore di drammi, opere, novelle, saggi, storie illustrate e a fumetti) perse il padre a soli quattordici anni.
In questo libro troveremo tanto ancora, geni benefici che poi sono alberi, venti malvagi da piegare ai nostri voleri dopo averli catturati.

In questo podcast trovi letture da:
Dino Buzzati, Il segreto del bosco vecchio, Garzanti Editore, 1957
Nb Il volume Barnabo delle montagne ha 207 pagine, di cui 88 occupate dal romanzo omonimo, il resto da Il segreto del bosco vecchio

Walden, ovvero la vita nei boschi, di Henri David Thoreau

La storia di una fuga dal mondo degli uomini alla ricerca delle cose fondamentali della vita, nella costruzione di una propria originalissima filosofia. Henry David Thoreau costruisce una capanna sulle rive del lago Walden e vi trascorre due anni, due mesi e due giorni a contatto con la natura, sperimentando l’essenza della vita.

In questo podcast trovi letture da:

Walden ovvero Vita nei boschi, a cura di Piero Sanavio
Classici BUR deluxe, Milano, 2018, pp 438

Note sullo scrittore

Ludovico Del Vecchio è nato a Modena nel 1957. Medico veterinario per piccoli animali, ha dapprima pubblicato una trilogia di romanzi sulla fuga dal proprio luogo natale vista come panacea per ogni male. Poi ha inventato un nuovo genere letterario, il green thriller. Per Elliot Edizioni ha dato alle stampe La compagnia delle piante, La cura degli alberi, Il movimento delle foglie. Il quarto capitolo di questa saga uscirà nell’estate del 2021. Ha scritto nel 2020, sempre per Elliot Edizioni, il saggio La Terra salvata dagli alberi, un nuovo manifesto ecologico. Ludovico Del Vecchio alleva roveri, frassini e taxodi nel suo minuscolo giardino per azioni notturne di guerrilla gardening, ma anche collabora con le autorità cittadine per rinverdire i parchi modenesi. Ha piantato otto querce già alte al parco della Repubblica, con accompagnamento di Lambrusco e fisarmonica.